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L'importanza dei piccoli passi

  • Immagine del redattore: Luigi Ranieri
    Luigi Ranieri
  • 12 mar
  • Tempo di lettura: 1 min

Il coaching spesso punta a far compiere piccoli passi nella direzione auspicata, con l'intento di aumentarne l'impatto nel lungo periodo.


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Il concetto ha delle analogie con il metodo Kaizen, che si basa sul miglioramento continuo, a piccoli passi appunto.


Tra l'altro, ci sono alcuni aspetti che ho trovato affascinanti di questo approccio, che fa riflettere se guardiamo alla sua evoluzione:


  • nonostante il nome giapponese (Kaizen significa "cambiare per il meglio"), questo metodo è nato negli Stati Uniti per aumentare la produzione bellica a seguito dell'ingresso nella seconda guerra mondiale (Deming era il principale sostenitore del "miglioramento continuo", ed era americano) 👉 spesso le crisi facilitano l'innovazione;


  • nel lungo periodo, la velocità degli armamenti bellici americani fu un fattore decisivo per spiegare la vittoria 👉 spesso usciamo dalle crisi solo se cambiamo in qualche modo;


  • nel secondo dopoguerra, gli Stati Uniti dimenticarono l'approccio (fu qui reintrodotto solo negli anni '80), mentre questa filosofia fu abbracciata in Giappone 👉 non siamo sempre in grado di riconoscere i cambiamenti "buoni", e a volte tendiamo a dimenticarli e, finita la crisi, tornare alle condizioni di partenza.


Se ora pensi ad un obiettivo per te importante, quali sono i primi piccoli passi che puoi compiere per raggiungerlo?

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