Molti di noi sono cresciuti credendo nella “profezia”: sii bravo negli studio, prendi una laurea “seria” e poi trova un’azienda che ti assuma per sempre. E questo non faceva una piega ai tempi dell’economia industriale!
Oggi siamo però in un’altra economia, quella della conoscenza, e non c’è più questo legame forte, a volte quasi fantozziano, tra una persona e il suo lavoro, ma ciascuno si sente “appartenere” a più dimensioni, può avere più progetti in mente.
E questo lo vediamo nel mondo del lavoro, spaccato in due tra chi ha stabilità e chi scivola da una precarietà e l’altra.
Ma cos’è che conta nell’economia della conoscenza, e conterà sempre più nei prossimi cinquant’anni almeno: “avere” un lavoro il più sicuro possibile, il più a lungo possibile o “essere” il miglior professionista possibile?
Scoprilo in questo video!
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